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Comunicato 3 gennaio 2022

Cari Centoxcento A/V,

iniziamo l’anno facendovi ripercorrere brevemente quello che è accaduto dal 2005 in poi ai naviganti Alitalia, dal punto di vista della retribuzione, situazione pensionistica e sociale.

Abbiamo preparato delle tabelle nelle quali abbiamo confrontato le retribuzioni degli aa/vv, dal 2005 (Alitalia LAI) ad oggi 2021 (ITA), ovvero degli ultimi 17 anni.
Di seguito il link per scaricarle:

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In questa maniera sintetica è possibile notare le diminuzioni delle retribuzioni nei vari passaggi societari, da Alitalia LAI a CAI, da CAI a SAI, da SAI a ITA. Leggendo le tabelle sicuramente comprenderete il motivo per cui abbiamo utilizzato le sfumature di uno specifico colore per evidenziare il cambiamento delle retribuzioni.

Il confronto è spaventoso.

Da Alitalia LAI (2005) a ITA (2021), per gli aa/vv, considerando solo le voci fisse e l’anzianità, le diminuzioni sono state le seguenti:
STIPENDIO: da -30,83% a -44,45%
IND. VOLO GAR.TA: -52.84%

Da Alitalia LAI (2005) a ITA (2021), per P2/AVR2, considerando solo le voci fisse e l’anzianità, le diminuzioni sono state le seguenti:
STIPENDIO: da -31,68% a -44,33%
IND. VOLO GAR.TA: da -46,50% a -58,26%

Da Alitalia LAI (2005) a ITA (2021), per P1/AVR, considerando solo le voci fisse e l’anzianità, le diminuzioni sono state le seguenti:
STIPENDIO: da -32,28% a -45,06%
IND. VOLO GAR.TA: da -61,77% a -62,72%

Nelle tabelle allegate ci sono tutti i dettagli per ogni qualifica.

Inoltre, dal punto di vista economico e sociale, non bisogna dimenticare l’aumento dell’inflazione che ha ridotto il potere di acquisto degli stipendi.

Pertanto abbiamo voluto calcolare anche l’inflazione dal 2005 al 2021; Il risultato è +23,10%.

Volutamente non aggiungiamo altre cifre, ma ci sembra tanto evidente, quanto smisurato, il danno subito.

Purtroppo, questo peggioramento, accompagnato da varie modifiche e riforme, ha provocato anche un notevole abbattimento delle pensioni, sulle quali torneremo a parlarne più avanti.

A questo punto crediamo non sia più utile impiegare tempo e risorse cercando di capire di chi è stata la colpa di quanto accaduto, soprattutto perché non cambierebbe la situazione attuale.

Come se non bastasse, le aziende che si sono avvicendate, LAI, CAI, SAI, SAI in a.s. e ora anche ITA, hanno commesso violazioni alle norme cha hanno comportato ulteriori riduzioni illegittime delle retribuzioni.

A nostra memoria, questo tipo di strategia aziendale è iniziata ben prima del 2005, ma è sempre stata vincente per le aziende perché, rispetto alla totalità dei naviganti che hanno subito delle violazioni, solo il 10% ha iniziato un percorso per ottenere quanto dovuto. Di contro le aziende, rendendosi conto dell’arrendevolezza della categoria, hanno proseguito ed incrementato il loro metodo economicamente molto proficuo.

Oltre a tutto non crediate che l’azienda prenda di mira solo alcuni naviganti; da questo punto di vista l’azienda è molto democratica perché le violazioni riguardano tutti, dato che in questa maniera il vantaggio economico è molto maggiore.

Per questo motivo da più di venti anni studiamo i contratti, le norme italiane ed europee e controlliamo le buste paga, proprio perché sappiamo che le violazioni si possono dimostrare tramite i cedolini e contestualmente calcolare anche il danno economico causato.

Inoltre, dato che la popolazione dei naviganti ha una età ormai avanzata, con la premessa che abbiamo fatto sulle future pensioni, ci siamo interessati anche della parte che riguarda i contributi.

Anche in questo caso stiamo scoprendo un sistema burocratico e farraginoso dell’INPS, non esente da errori, i quali, se non corretti, provocano una diminuzione della pensione e un ritardo nel raggiungimento dei requisiti pensionistici.

Ricordatevi che con la fine dell’operatività della SAI in a.s., avvenuta il 15 ottobre, abbiamo l’ultima possibilità di recuperare ciò che non è stato assegnato dalle varie aziende, dal 2009 in poi.

Le iniziative che abbiamo creato e quelle che vi proporremo in futuro, non solo avranno l’obiettivo di farvi recuperare quanto vi spetta, ma, considerando anche quello che accadrà alle vostre contribuzioni, potremo ottenere un sensibile aumento delle pensioni.

Tutto ciò che abbiamo scritto, sarà ampiamento dimostrato nei prossimi comunicati.

A questo punto ognuno di voi può considerare questo percorso come una opportunità, e quindi agire, come ha fatto, negli anni, il 10% dei naviganti, oppure ritenerla una perdita di tempo e continuare a comportarsi come il 90% della categoria, dando la colpa a qualcun altro delle proprie condizioni lavorative e pensionistiche.

Pertanto chi vuole iniziare il percorso, la prima cosa da fare è scaricare le buste paga dal 2009 ad oggi, o quelle che riuscite a trovare nel sito.

Ricordatevi che anche in CIGS a zero ore avete sempre un contratto di lavoro, quindi siete dipendenti a tutti gli effetti, pertanto ogni mese avrete la busta paga fino a quando sarete in Cassa Integrazione.

A presto.

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