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Questa volta vi parleremo della insinuazione al passivo n.5 che riguarda il mancato adeguamento dell’anzianità dopo l’assunzione in CAI a seguito di una sentenza favorevole.
Questa procedura si rende necessaria per i colleghi assunti dopo aver fatto causa per le irregolarità commesse dall’azienda nei numerosi contratti a tempo determinato.
Nelle sentenze i giudici hanno stabilito un’anzianità retroattiva che in molti casi non è stata poi rispettata dall’azienda.
L’anomalia è facile da riscontrare confrontando la sentenza con le buste paga dopo l’assunzione.
Anche in questo caso abbiamo già fatto i conteggi per diversi aa/vv e abbiamo riscontrato la possibilità di richiedere svariate migliaia di Euro; ovviamente le cifre sono diverse da persona a persona in funzione delle differenti variabili, di seguito elencate:
· Differenza tra l’anzianità stabilita dalla sentenza e quella praticata dall’azienda
· Impiego full-time o part-time
· Settore di impiego tra medio e lungo raggio
· Base di lavoro
Anche in questo caso la prima cosa da fare sono i conteggi per i quali occorrono i seguenti documenti:
1. Sentenza favorevole con relativa anzianità stabilita dal giudice (formato digitale)
2. Buste paga dalla data di assunzione a tempo indeterminato a maggio 2017 (formato digitale)
3. Turni programmati (tutti quelli che riuscite a trovare), dalla data di assunzione a tempo indeterminato a maggio 2017 (formato digitale)
Come per le altre iniziative, anche in questo caso, per cercare di recuperare questo credito è necessario procedere con l’insinuazione al passivo; tutto il percorso è riportato sinteticamente nello schema seguente:
Come sempre, a voi la scelta, prendere l’ultimo treno per cercare di riavere ciò che vi spetta o continuare a lamentarvi dei treni che partono e arrivano sempre in ritardo.